Genitorialità

Che cosa si intende per genitorialità?

La genitorialità è un concetto complesso, che abbraccia più aspetti, come ad esempio: il rapporto di coppia, il rapporto con i figli, la gestione familiare, la gestione della casa, le modalità di relazione, ecc.

Tutti questi aspetti determinano la complessità dell’argomento.

Sicuramente, possiamo dire con certezza che la genitorialità non può essere confinata al singolo concetto di procreazione, in essa sono presenti anche i cambiamenti personali e relazionali dei due partners.

Non c’è nessuna regola che dice come essere genitori.

Non si è genitori sempre allo stesso modo, esistono impegni diversi, modalità comunicative differenti.

Il bravo genitore deve avere una grande capacità: quella di “rivisitare”, costantemente, il proprio stile educativo, in base ai cambiamenti e alle difficoltà della vita.

Quando si diventa genitori?

La nascita del primo figlio segna il reale passaggio dall’essere coppia all’essere genitore e componente familiare. Da due si passa a tre e via dicendo.

Sarà la riuscita o il fallimento di questo passaggio a condizionare l’evoluzione del ruolo di genitore.

I compiti principali che devono assolvere i neogenitori sono:

  • Creare uno spazio fisico e “psichico”, idoneo per il bambino.
  • Prendersi cura del bambino.
  • Consolidare il rapporto di coppia
  • Difendere l’unione coniugale

Quali sono gli interventi di sostegno alla genitorialità?

Nelle famiglie problematiche, il sostegno alla genitorialità viene offerto dalle strutture pubbliche, come ad esempio dall’ASL, dai Consultori, etc., oppure da strutture private.

Gli interventi alla genitorialità permettono di promuovere le risorse possedute dai singoli componenti della famiglia possiede. Spesso molte persone non ne sono consapevoli, a causa del momento stressante che stanno vivendo.

Esistono diverse forme di prevenzione:

  • La Mediazione Familiare: permette agli ex-coniugi di riscoprire la forza del dialogo e l’importanza della collaborazione, entrambi persi a causa della separazione. Il mediatore fa sì che i partner elaborino un programma di separazione soddisfacente per sé e per i propri figli.
  • Terapia Familiare: permette di ristrutturare le basi di una famiglia che non funziona. Una famiglia che “non funziona” è quella che non riesce a cambiare in vista delle nuove esigenze. Il terapeuta aiuta i membri a superare le difficoltà, utilizzando le risorse personali di ciascuno.
  • Spazio Neutro: permette di salvaguardare i rapporti con entrambi i coniugi. Ci si riferisce a tutti quei casi in cui interviene la magistratura limitando la potestà genitoriale o allontanando il bambino. L’obiettivo è la riconquista di una relazione parentale significativa.

Tutti questi interventi favoriscono una maggiore capacità espressiva ed organizzativa dei singoli genitori. Il percorso è tutto incentrato sulle esigenze e sui diritti dei figli.

Il ruolo dello Psicologo

Seguire un buon percorso terapeutico, con un bravo psicologo, aiuta entrambi i genitori a prendere consapevolezza delle proprie capacità.

A volte, i genitori non sanno quali sono gli strumenti che possiedono: il sostegno psicologico, in questi casi, aiuta entrambi a prendere consapevolezza del proprio ruolo, in modo da arrivare ad un atteggiamento emotivo più positivo e soprattutto costruttivo, sia per il genitore che per il bambino.

Gli obiettivi dello Psicologo sono:

  1. Rendere i genitori consapevoli delle proprie qualità, rafforzando la fiducia in sè stessi;
  2. favorire il confronto tra i genitori;
  3. promuovere la condivisione di esperienze negative per rafforzare il legame affettivo;
  4. suggerire nuove pratiche educative per il bene dei figli;
  5. facilitare la comunicazione all'interno della famiglia;
  6. aiutare le famiglie a trovare i propri punti di forza;
  7. promuovere l’idea di cambiamento.

Davanti a tutto ciò, lo Psicologo assume un ruolo non giudicante. Il genitore non viene invaso da consigli su cosa sia giusto o sbagliato fare. L’obiettivo dello Psicologo è quello di far sì che il genitore arrivi, da solo, alla giusta conclusione.

Nessun genitore sbaglia realmente, se pensiamo che ogni sua azione è mossa dall’amore. Ciò che è sbagliato, il più delle volte, è la prospettiva secondo cui il genitore affronta le difficoltà.

Ogni genitore, prima di essere tale, è una persona, con le proprie difficoltà e le proprie mancanze.

In quest’ottica, diventa costruttivo accompagnare il genitore a prendere consapevolezza di come funziona la sua relazione con il figlio, in modo da poter rinforzare gli aspetti positivi e modificare quelli negativi.

Diventare consapevoli dell’esistenza di alcuni schemi comportamentali, è la chiave di svolta per promuovere i giusti cambiamenti.


Dr.ssa Luciana Del Grosso
Psicologa Psicoterapeuta a Macerata

AMBITI DI INTERVENTO

Età adulta

  • Depressione e disturbi dell’umore
  • Disturbi d’ansia e attacchi di panico
  • Elaborazione del lutto
  • Disturbi pre e post partum
  • Disturbi dell’alimentazione
  • Disturbi di personalità

Adolescenza

  • Fragilità
  • Disturbi alimentari
  • Problematiche legate all’autostima
  • Disturbi sessuali
  • Isolamento
  • Difficoltà relazionali

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